bicchiere salvagoccia

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Calcola quanti grammi di quei tartufi riceverà. Rosetta Zan. Può spiegare questi aspetti ai nostri lettori? Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Abbiamo dunque sperimentato il quesito in tre classi quinte, chiedendo agli allievi di lavorare individualmente, e di spiegare il ragionamento effettuato. Un approccio che veda nell’errore un momento inevitabile nello sviluppo della conoscenza. Emanuela Andreoni Fontecedro, Seneca, l’armonia dell’universo e il teatro della vita Arturo De Vivo, Seneca uomo politico Piergiorgio Parroni, Scienza, filosofia, morale: le Naturales quaestiones Emanuela Andreoni Fontecedro, Il ... ISSN 1120-9968 ... scuole secondarie, biblioteche di dipartimento) e, soprattutto, a singole persone interessate alla matematica e alla sua didattica. Quando valuta, l’insegnante in genere non dà lo stesso peso a tutti gli errori: considera ad esempio meno ‘gravi’ quelli che (a suo parere) sono frutto di distrazione, o quelli che (a suo parere) hanno conseguenze meno rilevanti, o quelli che (a suo parere) hanno cause meno importanti, o quelli che (a suo parere) sono più facili da correggere, ecc. 26B n^4, 521-545 •Prof. Il file è in formato PDF con Light DRM: risparmia online con le offerte IBS! Un bravo prof di matematica insegna a risolvere i problemi. Dopo aver letto il libro Avere successo in matematica di Rosetta Zan, Anna Baccaglini-Frank ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. Evidenzia, inoltre, come l’insegnante possa avere responsabilità anche nella costruzione di uno scarso senso di efficacia negli studenti. Carnevale della Matematica #154: Linguaggio - Maddmaths! E cosa intende per attivazione di processi di pensiero significativi? Dipartimento di Matematica Largo Bruno Pontecorvo 5, 56127 Pisa Contatti telefonici Fax +39 050 2210 678 Posta elettronica certificata Restano due posti liberi. Le domande che le farò saranno divise in due parti: – Il suo libro Difficoltà in matematica si apre esponendo quella che lei evidenzia essere la sensazione di fallimento di molti insegnanti di matematica anche molto motivati: “Riesco ad insegnare qualcosa soltanto a quelli che imparerebbero anche da soli. Pietro Di Martino e Rosetta Zan del Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, l’indagine “Io e la Matematica” che ha avuto come obiettivo quello di esplorare il rapporto che le persone hanno con la matematica. Machine learning vs. statistica: Una faida infinita! Nel momento in cui decido di valutare la preparazione degli studenti su un certo argomento (o addirittura su una certa disciplina) attraverso certi strumenti e in particolare attraverso certe domande e una certa formulazione di tali domande, in modo più o meno consapevole individuo certi ‘indicatori’ di tale preparazione, e costruisco di conseguenza una serie di domande. Análisis a los vectores de la ética comunitaria en una actividad de enseñanza-aprendizaje de las matemáticas CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO DI 5 ANNI. 119–121. , in cui suggerisco anche strategie di formulazione del testo di un problema che favoriscano un’integrazione produttiva fra pensiero narrativo e pensiero logico. Dalla didattica a distanza alla didattica flessibile. L’atteggiamento negativo verso la matematica: una causa di difficoltà che è importante conoscere per poter intervenire in modo mirato Rosetta Zan. E anche gli alunni possono percepire che gli errori o le difficoltà incontrate sono le basi su cui stanno costruendo apprendimento. Da L’insegnamento come attività sovversiva, di N. Postman e C. Weingartner Prologo 3. La didattica orientale: reti di scuole e curricolo verticale - Alberto Cataneo (a cura di) - 2012 Difficoltà in matematica - Rosetta Zan - 2007-03-20 Il volume affronta il problema delle difficoltà in matematica in contesto scolastico: fenomeno diffuso e Nella pratica didattica usuale a questa soggettività nella costruzione delle prove ne va aggiunta un’altra. Ma la situazione è solo apparentemente realistica (piena com’è di vincoli non realistici, o di informazioni date in modo artificioso), e soprattutto non ha niente di realistico la domanda che viene posta su tale situazione (che nessuna persona di buon senso si porrebbe), o addirittura la risposta che ci si aspetta dall’allievo (che spesso è frutto di un processo risolutivo semplificato rispetto a una soluzione realistica). Questo ha aperto il campo agli studi sull’importanza della metacognizione, cioè dell’uso ottimale delle proprie risorse, per poi mettere via via in evidenza l’importanza di altri fattori: le convinzioni che il solutore ha costruito sulla matematica, sui problemi e su di sé, e infine anche le emozioni. La matematica e la sua didattica anno 29 n. 2 – Ottobre 2021. La intervistiamo per parlare del suo libro “Difficoltà in matematica. Mi sembra che l’item analysis e più in generale un approccio tecnico alla valutazione nasconda l’importanza e la soggettività delle scelte dell’insegnante, e quindi ostacoli una riflessione su tali scelte, in particolare sui motivi per cui possono rivelarsi non completamente efficaci. In questa puntata dell’intervallo didattico abbiamo come ospite la Professoressa Rosetta Zan, già Professore associato di Matematiche Complementari presso il Dipartimento di Matematica della Facoltà di Scienze dell’Università di Pisa e già Presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica dell’UMI. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience. In definitiva è importante a mio parere che l’insegnante nell’interpretare i comportamenti di un allievo sia consapevole della complessità dei fattori che li possono influenzare, e poi riesca a formulare la propria interpretazione in modo chiaro e operativo, che dia cioè indicazioni per un recupero mirato. 26B n^4, 521-545 •Prof. 2020/2021. Mi sembra discutibile trattare una classe come un campione di soggetti scelto in modo casuale. Rosetta Zan 1. Nel caso del recupero, l’interpretazione che (magari implicitamente) guida l’approccio tradizionale al recupero è estremamente semplice: se uno studente ha difficoltà in un certo ‘argomento’ (ad esempio le equazioni, o le frazioni…) vuol dire che non lo conosce a sufficienza, e quindi glielo rispieghiamo. Quale sarebbe, invece, il “corretto” approccio? Pensiamo ad esempio all’errore ricorrente in cui si sommano due frazioni sommandone rispettivamente numeratori e denominatori. Nicola risponde: “La matematica è fatta di regole ben precise che vanno seguite, non ci si può inventare nulla. 2020/2021. L’idea di Raffaella Borasi è che a partire da un errore, non demonizzato ma analizzato insieme all’allievo e alla classe, si può attivare un processo di apprendimento significativo ponendo domande ‘in positivo’ invece che ‘in negativo’. Insegnare E Apprendere Matematica Nella Scuola De classifica insegnare e apprendere con l ironia la didattica del libro insegnare e apprendere matematica nella scuola ... indicazioni nazionali formato kindle di rosetta zan autore corso di matematica per la scuola primaria visualizza i top 100 Sono fortemente soggettivi, perché dipendono dalle conoscenze e convinzioni di chi ha costruito la prova. Nel libro faccio l’esempio di uno studente di terza liceo scientifico, Nicola, che deve risolvere la disequazione: $$ -7x^2 < \sqrt{7}$$Moltiplica ambo i membri per –1/7, ottenendo: $$x^2>-\frac{\sqrt{7}}{7}$$Poi moltiplica per 7 e porta tutto al primo membro: Nicola si trova a risolvere questa disequazione nell’ambito di un’intervista condotta da una studentessa di Matematica all’interno di un lavoro sulle difficoltà, e la studentessa gli chiede: “Perché invece di ricordarti cosa devi fare, non provi a risolverla da solo?”. Dati tutti questi elementi di artificiosità, in particolare nella domanda, succede allora che quando il richiamo alla realtà della situazione descritta evoca nell’allievo un pensiero di tipo narrativo, questo tipo di pensiero ostacola invece che favorire una risposta corretta alla domanda posta: ma l’errore (ammesso che si possa considerare tale) è responsabilità di una formulazione infelice del testo, e non della scarsa ‘razionalità’ dell’allievo o dei limiti del pensiero narrativo! Ci dovrebbe interessare di più il ragionamento e comunque il processo che lo studente attiva di fronte alla domanda. dei nostri allievi. Formazione, Matematica. L’attenzione al delicato rapporto fra pensiero narrativo e pensiero logico a mio parere è cruciale nell’apprendimento e nell’insegnamento della matematica, soprattutto nel primo ciclo ma non solo, in particolare nell’attività di risoluzione di problemi: infatti in genere i problemi descrivono una situazione che si presume realistica per l’allievo, e poi su questa pongono una domanda. Il corso ha 6 CFU. Annarita Monaco: Apprendimento matematico: la forza della didattica. In questo corposo volume, Rosetta Zan raccoglie la sintesi di un lungo percorso di ricerca, di insegnamento e di attività di formazione degli insegnanti. unipi. Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. Contenuto trovato all'internoUso le parole della professoressa Rosetta Zan, ex docente di didattica della matematica all'Università di Pisa, pronunciate nell'intervista a cura di E. Frantaloni (2016) per Giunti Scuola[130]. La professoressa ci dice che le ... Questo insegnamento fa parte del piano di studi del corso di Scienze della Formazione Primaria (LM-85bis). Cosa intendo per processi significativi? Pubblicato da libreriauniversitaria.it, collana Strumenti, brossura, settembre 2019, 9788833591674. •A. La matematica è una materia verso la quale molti studenti (già dalla primaria) e poi adulti hanno un atteggiamento negativo, accompagnato da un disagio emotivo che a volte diventa un vero e proprio rifiuto. Costruisce questa convinzione interpretando la propria esperienza, i messaggi dell’insegnante, dei compagni e anche della famiglia. esperta di processi di insegnamento e apprendimento della matematica, con particolare attenzione alle difficoltà degli allievi, al problem solving, alla formazione insegnanti. L’insegnamento della matematica e delle scienze integrate, VOL. Sempre in questo capitolo parla delle responsabilità dell’insegnamento. Rosetta Zan. Il lavoro collaborativo per lo sviluppo del linguaggio e del pensiero matematico, Dare senso all’educazione matematica: riflessioni, strategie didattiche e spunti per attività, Avere successo in matematica? È un argomento sul quale molti matematici e filosofi più autorevoli di me hanno già espresso la loro opinione e che probabilmente non ha una […], Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. MATEMATICA DI BASE E DIDATTICA DELLA MATEMATICA. Post su Didattica della Matematica scritto da eudemo16. Quali‘difficoltà in matematica’? È evidente la soggettività di tutti questi criteri, e soprattutto del modo in cui vengono applicati. Pubblichiamo per la rubrica “interviste/recensioni” questa intervista a Rosetta Zan, già professore associato di Matematiche Complementari all’Università di Pisa, esperta in didattica della matematica. l'obiettivo del corso È fornire conoscenze di didattica della matematica in un contesto storico e sviluppare riflessioni critiche sui principali nodi epistemologici dell’insegnamento e apprendimento della matematica. L’individuazione di tali domande lo portano quindi a identificare alcune strategie di carattere generale, cioè alcune. Contenuto trovato all'interno – Pagina 153Navarra Giancarlo (2008a), “La metodologia dei diari pluricommentati nel progetto ArAl e la formazione degli insegnanti”, in D'Amore Bruno, a cura di, Atti Incontri con la matematica n. 22: La didattica della matematica in aula, ... Alla domanda, ‘Cosa ti ha colpito di più dei precorsi?’. Ma la situazione è solo apparentemente realistica (piena com’è di vincoli non realistici, o di informazioni date in modo artificioso), e soprattutto non ha niente di realistico la domanda che viene posta su tale situazione (che nessuna persona di buon senso si porrebbe), o addirittura la risposta che ci si aspetta dall’allievo (che spesso è frutto di un processo risolutivo semplificato rispetto a una soluzione realistica). Osservare, interpretare, intervenire Copertina flessibile – 6 luglio 2007. di. Ad esempio nel questionario sui numeri chiedevamo: ‘Cos’è un numero naturale? Sono cruciali, nel senso che la quantità e la qualità degli errori fatti dallo studente dipende ovviamente da cosa gli chiedo, da come glielo chiedo, e da quanto tempo gli do per rispondere. La convinzione che in mancanza di errori tutto funzioni è un’illusione, e molto pericolosa: perché rende irresistibile la tentazione di abbassare la difficoltà delle richieste (anche perché si pensa in questo modo di ‘aiutare’ lo studente), …e la polvere semplicemente si accumula sotto il tappeto. Il problema di matematica nella pratica didattica - Bruno D'Amore - 2014-05-20 Questo libro affronta con una ricca bibliografia e con moltissimi esempi concreti uno dei temi più scottanti della didattica della matematica, il tema della risoluzione dei problemi. Nella discussione sono particolarmente espressivi gli esempi che chi sceglie la risposta D porta per convincere gli altri della propria interpretazione del termine ‘vicino’. ePub: FL2767; PDF: FL3498 Una classe di 9 maschi e 10 femmine, accompagnati dalla maestra Gianna e dalla maestra Luisa, sale sul pulmino per andare in gita. la risposta più frequente è stata ogni anno: – Nel terzo capitolo passa a descrivere l’apprendimento come “attività costruttiva” e evidenzia delle possibili interpretazioni non standard di un errore che dovrebbero costituire un “repertorio di interpretazioni possibili” bagaglio utile per ogni docente. E infatti anche in presenza di tali interpretazioni l’intervento di recupero è sempre lo stesso. Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Già docente di Didattica della matematica presso l’Università di Pisa. Difficoltà in matematica: intervista alla prof.ssa Rosetta Zan (parte1) ... La ricerca (non solo in didattica della matematica, penso al bellissimo testo di Howard Gardner Educare al comprendere) sottolinea la necessità di fare attenzione e di agganciarsi a questo curriculum nascosto se vogliamo costruire apprendimento. Spedizione gratuita per ordini superiori a 25 euro. Quali indicatori ho scelto, perché, e poi quali domande scelgo in coerenza con tali indicatori, come formulo le domande, addirittura quanto tempo lascio agli studenti per rispondere… sono tutti elementi cruciali e soggettivi: ma rimangono impliciti e raramente se ne discute. Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License, Numeri Razionali: nuova collaborazione con rivista Query del CICAP, Un salto nella buca rettangolare di profondità infinita, “Ascoltare” i dati medici: la sonificazione fra matematica e informatica, Una definizione di normalità: la distribuzione gaussiana. Potremmo dire che le euristiche favoriscono l’utilizzazione delle conoscenze che il solutore ha, e che altrimenti rischiano di rimanere inerti. Polya, analizzando i processi che il matematico di professione attiva quando affronta un problema, mette in evidenza che tali processi sono mobilitati da alcune domande che egli si fa sistematicamente, ad esempio: ‘cosa conosco?’ ‘cosa devo trovare?’ ‘posso ricondurmi ad altri problemi che so risolvere?’, ecc. Polya, analizzando i processi che il matematico di professione attiva quando affronta un problema, mette in evidenza che tali processi sono mobilitati da alcune domande che egli si fa sistematicamente, ad esempio: ‘cosa conosco?’ ‘cosa devo trovare?’ ‘posso ricondurmi ad altri problemi che so risolvere?’, ecc. Trucchi matemagici - Il gioco delle 21 carte, La matematica e la fisica dei RADAR (parte2): tra radar cross section, aerei invisibili e droni, Il mio supervisor di tesi ha vinto il Nobel! Editoriale Bruno D’Amore pp. evolve theme by Theme4Press  •  Powered by WordPress. Martha Isabel Fandiño Pinilla: Che cosa si intende per apprendimento concettuale in matematica. Le domande dei questionari erano spesso difficili, perché non ci interessava la correttezza delle risposte, ma volevamo piuttosto attivare negli studenti certi ragionamenti e la consapevolezza di certi problemi. Cos’è un numero intero?’ ecc. Rosetta Zan Rosetta Zan è stata professore associato di Matematiche Complementari presso il Dipartimento di Matematica della Facoltà di Scienze dell’Università di Pisa, dove ha tenuto corsi di Didattica della Matematica. il progetto percontare pratiche per una buona didattica. domande didattica: domande sul testo di rosetta domande relative al capitolo di infanzia proposte suggerite su costruzione di albero down. [28] Spagnolo F. – Valenti S., Errori matematici: un’occasione didattica, L’insegnamento della matematica, 1984, 7/1. Entrambi laureati in matematica, il primo ha percorso la strada della ricerca ed è attualmente assegnista al dipartimento di Matematica dell’Università di Pavia, mentre il secondo ha perseguito la strada dell’insegnamento, ed attualmente […], Visto il titolo decisamente impegnativo voglio subito mettere in chiaro una cosa. tricase (lecce), marzo 2014, convegno nazionale la didattica della matematica: strumenti per capire per intervenire. Inoltre il problem solving per sua natura è trasversale (si possono porre problemi nel contesto di qualsiasi disciplina), e permette quindi di sviluppare competenze trasversali importantissime anche nella vita di tutti i giorni, e che nella società attuale appaiono decisamente carenti: riconoscere un problema, fare l’analisi della situazione, quindi dei vincoli ma anche delle risorse disponibili, pianificare e prevedere l’esito delle proprie azioni. E anche quello dell’incapacità di gestire il fallimento mi sembra un tema assolutamente urgente nella nostra società. Rosetta Zan Già docente di Didattica della matematica presso l’Università di Pisa. strategie per l’inclusione e il recupero. I problemi si risolvono seguendo quelle regole e io, ora, non mi ricordo come si risolvono le disequazioni”. Tutte le flashcard del progetto Problemi al Centro dedicate alle classi 2° e 3°. Quindi parallelamente al curriculum trasparente dell’insegnante in classe ogni allievo costruisce un proprio curriculum, che in generale non coincide con quello dell’insegnante, e soprattutto rimane nascosto. Già docente di Didattica della matematica presso l’Università di Pisa. Difficoltà in matematica. Può spiegare invece qual è il tentativo specifico di questa sua opera? La metodologia utilizzata nei precorsi che ho descritto in una delle risposte precedenti aveva proprio questa finalità. Nelle primissime righe di questa sezione infatti scrive: “Protagonista indiscusso di questo capitolo è l’errore, o meglio, la scelta di assumere l’errore come indicatore privilegiato di difficoltà”. In parte ho già risposto parlando della paura dell’errore. Quando ogni bambino aveva terminato il proprio lavoro è stata condotta una discussione sulle strategie di soluzione adottate. >“Doremat - La musica della matematica - Insegnare e imparare la Matematica con la Musica” vede nell’innovazione della didattica una risorsa per motivare i ragazzi all’apprendimento della matematica. Rosetta Zan Errori e lentezza. Il mio approccio vuole tener conto sia della specificità della matematica sia di quella dello studente, perché ritengo che solo in questo modo possiamo comprendere le. si propongono agli allievi un certo numero di ‘problemi’ che ricalcano tale esempio o applicazione. 4461000050. Matematica per la scuola primaria, Libro di Valentina Barucci. Ma perché ci interessa così tanto la risposta corretta? Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. La metodologia utilizzata nei precorsi che ho descritto in una delle risposte precedenti aveva proprio questa finalità. Vai. Parte 2. Non vuol dire 1350…”. Intervista ad Ada Altieri su Giorgio Parisi, Disuguaglianze, medie e Robin Hood (gare di matematica parte 5). Cosa intendo per processi significativi? esperta di processi di insegnamento e apprendimento della matematica, con particolare attenzione alle difficoltà degli allievi, al problem solving, alla formazione insegnanti. PAS A059 a.a. 2013/14 DIDATTICA DELLA MATEMATICA Dalle regole ai perché Lezione 1: 18 marzo 2014 Rosetta Zan Dipartimento di Matematica, Pisa zan@dm.unipi.it Quando l’insegnante ‘spiega’ un concetto, una procedura o altro, ogni allievo interpreta i messaggi dell’insegnante alla luce delle conoscenze che ha, ma anche delle convinzioni che ha costruito attraverso l’esperienza. – Nel suo testo mi sembra essere presente una decisa critica alla pratica didattica, sempre più diffusa soprattutto alle elementari e alle medie, di dare esercizi sotto la forma di “schede” in cui lo studente si deve limitare a compilare qualche parola o a mettere delle crocette. Sono aspetti che permettono di lavorare anche su un tema a mio parere urgente nella nostra società, cui la scuola non può sottrarsi: quello dell’assunzione della responsabilità delle proprie azioni. A questo tema ho dedicato il mio libro I problemi di matematica. Per rendersene conto basta aprire un libro di testo e leggere i problemi proposti, ad esempio: “In un cesto sono contenuti 1,75 kg di tartufi neri, che devono essere divisi fra tre persone in modo tale che alla seconda spettino 30 g in più della prima e alla terza 40 g in più della seconda. La matematica e la sua didattica anno 29 n. 2 – Ottobre 2021. Docente di Didattica della Matematica. ), le differenze fra il linguaggio matematico e il linguaggio quotidiano ma anche fra la razionalità matematica e la razionalità quotidiana, una visione della matematica o una scarsa fiducia nelle proprie capacità che portano lo studente a rinunciare a pensare. osservare, interpretare, intervenire. Potrebbe spiegare questa osservazione contenuta nel suo testo? Solo a partire da questa consapevolezza egli può regolare il proprio insegnamento. Il più ricorrente nelle tre classi è quello relativo al contesto sportivo: “, ”, ma ce ne sono anche altri, tra i quali quello di un bambino che, riportando una conversazione tra adulti, ha esclamato: “. Quanti sono in tutto i posti a sedere per i viaggiatori sul pulmino? Rosetta Zan. strategie per l’inclusione e il recupero. domande matematica: Quando vedo in uno studente il frutto di un ‘insegnamento’ di questo tipo provo dispiacere ma anche rabbia: non ci rendiamo conto che a togliere possibilità ai nostri allievi ci rimettiamo tutti? DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANE, FILOSOFICHE E DELLA FORMAZIONE. Matematica, secondo la quale lo scopo centrale dell’azione e della. In una sperimentazione che abbiamo condotto su questo problema chiedendo ai bambini di spiegare il ragionamento fatto, abbiamo visto che molti scelgono la risposta B, considerata scorretta e scelta dal 36,2% del campione nazionale. Contributi di Bruno de Finetti all’insegnamento-apprendimento della matematica, Un metodo per liberarci dalle code - LogisticaIT, Supermercati, traffico e statistica: la TEORIA DELLE CODE, Difficoltà in matematica: intervista alla prof.ssa Rosetta Zan (parte1). Analizziamo la prima premessa. Riccardo e Davide sono due amici ed ex compagni di dottorato. Difficoltà di comprensione e formulazione del testo è un libro di Rosetta Zan pubblicato da Carocci nella collana I tascabili: acquista su IBS a 19.00€! Anche per questa domanda rimando ad alcune riflessioni fatte nelle risposte precedenti: l’importanza di non aver paura degli errori, del problem solving, l’opportunità di ‘invertire’ i tempi rispetto alla pratica didattica tradizionale. Un nuovo libro sulle strategie per l’inclusione e il recupero, Parole necessarie - Il lessico della convivenza [Lettere], Parole necessarie - Il lessico della convivenza [Lettere]. , e non solo conoscenze e abilità, perché l’allievo si trova in una situazione nuova, e deve selezionare e utilizzare le proprie conoscenze in vista di un obiettivo. Rosetta Zan. – Nel capitolo 4, riporta due ricerche che lavorano sul problema del curriculum nascosto: il lavoro di Graeber e Johnson e il progetto ArAl rispettivamente per scuola secondaria e primaria. La distanza fra chi riusciva e chi non riusciva mi sembrava quindi aumentare invece che diminuire, facendo perciò allontanare invece che avvicinare l’obiettivo che mi ero posta. – Di fronte alle difficoltà di uno studente, un docente cerca di realizzare degli interventi di recupero che, però, possono fallire non solo per l’inefficacia della strategia ma anche per inadeguatezza dell’interpretazione che dirige il recupero. La legge n. 92/2019 dà l'avvio all'insegnamento trasversale, nelle scuole di ogni ordine e grado, della nuova educazione civica. Pietro Di Martino e Rosetta Zan del Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, l’indagine “Io e la Matematica” che ha avuto come obiettivo quello di esplorare il rapporto che le persone hanno con la matematica. Il docente e gli studenti avevano la percezione chiarissima di quanto l’errore di uno studente diventava così una risorsa incredibile non solo per lo studente che lo aveva commesso, ma per tutti, in primis per il docente.

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